4 Cité del gusto e 1 del vino

Tutto inizia dal riconoscimento del pasto alla francese nel patrimonio dell’umanità dell’unesco. Per valorizzare quel patrimonio e tutto il savoir-faire legato al cibo, stanno nascendo in francia 4 grandiose cité della gastronomia, del vino e dell’arte di vivere.

Tours e la Cité Internazionale, la gastronomia della Valle della Loira

Da sempre l’identità di Tours è legata al territorio e alla ricerca nel settore della gastronomia: il marchio prestigioso di Cité Internationale de la Gastronomie è il riconoscimento ufficiale del patrimonio legato al cibo della città e della Valle della Loira, Patrimonio Unesco. Un giardino di Francia votato anche al cibo di qualità e all’arte di vivere. E Tours, città del buon vivere, del buon mangiare e del buon bere, è una capitale gourmande che propone svariate specialità gastronomiche e grandi vini; conta 5 ristoranti con 1 stella Michelin, 18 con un Bib Gourmand e 28 maître-restaurateur. Davvero una città perfetta per la nuova Cité della Gastronomia che avrà la sua sede più importante a Villa Béranger sull’omonimo boulevard. Già villa dell’Università François Rabelais, partner principale insieme all’Istituto Europeo di Storia delle Culture dell’Alimentazione. Obiettivo: fare della Cité di Tours il polo del settore della gastronomia nell’ottica delle scienze umane e sociali.

Parigi e la Cité de la Gastronomie Paris-Rungis

È una vera roccaforte della gastronomia quella che sarà creata a Rungis, con tre grandi poli. Cultura e scoperte: con mediateca e spazi dedicati (cucine, laboratori...). Risorse e formazione: sui temi della gastronomia e della hall dei tesori gastronomici, un grande spazio per il pubblico con prodotti, ristoranti (anche gastronomico con un grande chef) e bar, hotel, la mediateca, l’auditorium, tutto collegato da una rete di “giardini gastronomici”. Un nuovo centro di attrattività turistica: la Cité vuole diventare anche il supporto per una produzione artistica, in collaborazione con il MAC VAL, il principale museo di arte contemporanea della periferia parigina. Situata ai margini del MIN, il Mercato di Interesse Nazionale di Rungis, di cui sarà la vetrina, la Cité de la Gastronomie Paris-Rungis, su uno spazio di 7,5 ettari, aprirà nel 2024, in perfetta sintonia con i Giochi Olimpici del 2024.

La Cité di Lione, nel cuore della capitale della gastronomia

Lione, capitale mondiale della gastronomia, aprirà la sua Cité Internationale de la Gastronomie nella prima metà del 2019 nel cuore dello storico Grand Hôtel-Dieu, l’antico ospedale sulle rive del Rodano. Con oltre 4.000 ristoranti nell’area metropolitana, dai bouchon tradizionali ai grandi stellati (la 4a città più stellata d’Europa, con 19 stellati Michelin nella guida 2017 per 23 stelle totali), Lione vanta un’eccellenza culinaria e eventi di fama mondiale, come il Bocuse d'Or o il nuovo Lyon Street Food Festival. La Cité de la Gastronomie vuole valorizzare i rapporti fra alimentazione e salute/benessere, senza dimenticare il piacere del gusto! Sarà questo il fil rouge tematico specifico della Cité, uno spazio di 3.930 mq, organizzato come un vero percorso del gusto didattico e interattivo: spazi espositivi permanenti e temporanei, aree di dimostrazione con percorsi sensoriali, laboratori interattivi, cortili, giardini, gallerie. Il complesso ospiterà anche ristoranti, caffè, negozi, l’Hotel Intercontinental 5 stelle, uffici e alloggi. Una Cité aperta a tutti, al pubblico e a produttori, chef, operatori del settore e naturalmente, soprattutto, ai gourmands!

Digione, e la Cité Internazionale della Gastronomia e del Vino

Sarà operativa nel 2020 e sarà una città dentro la città: un nuovo quartiere nel centro di Digione, con spazi culturali e turistici, negozi, ristoranti, bar, un cinema e un ecoquartiere in un contesto di verde. Il cuore della Cité sorgerà nell’antico ospedale creato nel 1204, che per 8 secoli è stato l’Ospedale Generale di Digione. Sono gli edifici storici - con la cappella Sainte-Croix de Jérusalem (1459) e la farmacia del ‘600 - che saranno rinnovati per accogliere la Cité, 1.700 mq espositivi. Mostre permanenti e temporanee, sale conferenze, spazi per la formazione e la cappella delicata ai Climats di Borgogna, le zone di produzione del vino patrimonio Unesco dal 2015. Più un hotel 4 stelle lusso di 125 camere negli edifici storici del XVII e XVIII secolo e 90 appartamenti in strutture storiche restaurate. Uno spazio sarà dedicato al Centro di Interpretazione dell’Architettura e del Patrimonio (CIAP), ideale introduzione alla scoperta della città e del suo Patrimonio Unesco.

La Cité du Vin di Bordeaux

Una vera cittadella del vino, una struttura culturale unica al mondo dove si esprime l’anima del vino, attraverso un approccio immersivo e sensoriale, nel cuore di una architettura evocativa. La Cité du Vin mostra il vino attraverso il mondo, le epoche, le culture e le civiltà, in uno spazio di convivialità e scoperte: 3.000 mq, 19 spazi tematici per la maggior parte interattivi, laboratori di degustazione, uno spazio polisensoriale per un viaggio tra i vini del mondo, due grandi mostre temporanee all’anno e una ricca programmazione di incontri, spettacoli, eventi, il giardino paesaggistico in riva alla Garonna, ristorante, boutique, sala lettura. Gran finale all’8° piano con il belvedere che culmina a 35 metri e invita a scoprire la città e i dintorni dall’alto, degustando un bicchiere di vino scelto fra i migliori vitigni del mondo.

Bocuse, il cuoco del secolo

È stato definito il papa della cucina, l’imperatore della gastronomia, il cuoco del secolo. Nato a Collonges-au-Mont d’Or, alle porte di Lione, l’11 febbraio 1926, Paul Bocuse, morto nel suo paese natale il 20 gennaio scorso, poco prima di compiere 92 anni, è l’unico chef a poter vantare per 53 anni, ininterrottamente dal 1965 al 2018, le 3 stelle nella Guida Michelin. Precursore della Nouvelle Cuisine, Bocuse ha dato vita a un vero impero mondiale della gastronomia, attento anche alla formazione, con l’Istituto e la Fondazione Paul Bocuse per i giovani talenti. Nel 1987 ha creato il Bocuse d’Or, il più prestigioso concorso internazionale di cucina.