Troyes, il destino in un bouchon

Il centro di Troyes risale al Medioevo e fin da allora ha un destino segnato: visto dall’alto ha la forma di un tappo di champagne! Per tutti è "il Bouchon", un presagio della futura vocazione della città.

Il Bouchon, il tappo, è frutto delle trasformazioni nel corso del
tempo, dalla città gallo-romana alla demolizione delle antiche mura e la sagoma del tappo di champagne è un retaggio del Medioevo, materializzata come per magia cinque secoli prima della presunta “invenzione” dello champagne da parte di Dom Pérignon: un destino!

Un cuore di case a graticcio e vetrate antiche

Troyes è la città di Francia con il patrimonio più ricco, omogeneo e meglioconservato di case a graticcio e girare per il centro storico è un viaggio nel tempo. E dire che tutto è cominciato da un incendio, il grande incendio del maggio 1524 che distrusse circa 1500 case. La città rinacque così nel Rinascimento con uno straordinario complesso di case di pietra e legno dal fascino unico. Case accostate le une alle altre: la stradina più pittoresca è la Ruelle des Chats, con le case così vicine da consentire ai gatti di saltare da un tetto all’altro. E poi le chiese, una decina, gioielli d’arte: Sainte-Madeleine, Saint-Nizier, Saint-Rémy, la collezione di statue di Saint-Pantaléon, la basilica di Saint-Urbain…e la cattedrale Saint-Pierre Saint-Paul con ben 1500m2 di vetrate. Troyes è la « Città Santa delle Vetrate », un vero museo a cielo aperto di vetrate antiche, specializzata anche nel loro restauro. In tutto il dipartimento dell’Aube ci sono 9000 mq di vetrate dal XIII al XIX secolo, e oltre 200 chiese classificate per le vetrate d’arte, un record. Passeggiando si scoprono anche installazioni contemporanee: sui quai dell’antico canale un enorme cuore d’acciaio, 2 tonnellate, è un emblema della città. Perchè Troyes è una città d’arte. Riapre quest’anno il MAM, Museo d’Arte Moderna nell’ex palazzo vescovile dopo 4 anni di lavori, e nel 2024 ospiterà una mostra sull’arte italiana dal 1910 al 1960. E riapre anche la Cité du Vitrail, 3000 m2, di cui circa 1000m2 di mostre permamenti e temporanee, un panorama totale sull’arte delle vetrate dal Medioevo a oggi. Un percorso di immersione totale che si conclude nella splendida Cappella dell’Hôtel-Dieu-le-Comte, totalmente restaurata.

Il tour del gusto

Da non perdere le specialità gastronomiche: l’andouillette de Troyes, la tipica salsiccia, la Prunelle de Troyes, liquore artigianale dal 1840, prodotto secondo la ricetta originale dai noccioli delle prugne selvatiche, e distillato negli antichi alambicchi del Cellier Saint-Pierre, il formaggio dop Chaource, creato nel Medioevo dai monaci cistercensi, che prende il nome da un piccolo villaggio a 30 km da Troyes ed è perfetto con il vino più famoso del territorio, il Rosé des Riceys, e naturalmente con lo champagne. L’Aube è il secondo produttore di champagne dopo la Marne e il cuore dei vigneti è sulla collina che domina Troyes, Montgueux, dove cresce il vitigno Chardonnay, componente d’eccellenza dei più grandi champagne.

Una città green

Tutt’attorno alla città, la Natura: i vigneti della collina di Montgueux, i grandi laghi, tra cui il Lac d’Orient, il Parco Naturale Regionale della Forêt d’Orient, la foresta della regione di Chaource, le valli del Pays d’Othe: uno scrigno verde per una città votata all’arte di vivere green.

Per saperne di più: www.troyeslachampagne.com

Dove si trova Troyes