Ponti e viadotti sono sempre stati la passione di Eiffel: il ponte ferroviario lungo 500 metri a Bordeaux è stata la sua prima realizzazione, nel 1858-60: non è stato disegnato da Eiffel, ma lui, a 26 anni, ne ha diretto i lavori. Ha rischiato di essere distrutta, ma oggi è stata ribattezzata “Passerella Eiffel”
ed è monumento storico. Nel 1879 gli venne affidato l’ampliamento dei grandi magazzini Au Bon Marché, per i quali realizza un’innovativa copertura in vetro e ferro che dava una sensazione di luce e spazi aperti, intuizione all’avanguardia.
È opera di Eiffel il Viaduc de Garabit (Ruynes-en-Margeride, Val d'Arcomie) forse il viadotto più bello del mondo, un maestoso ponte in ferro sulle Gorges de la Truyère, lungo la Ferrovia delle Causses: alto 122 metri e lungo 565, fu inaugurato nel 1884, dopo 4 anni di lavori. Un’opera inattesa firmata Eiffel è Le
Paradis Latin, icona della vita notturna parigina. La prima costruzione andò distrutta in un incendio durante la guerra franco-prussiana del 1870, e l’ingegner Eiffel decise di farsi carico della ricostruzione: un curioso esempio
della poliedricità della sua carriera di costruttore. Una carriera che vede anche alcune realizzazioni particolari nel Sud della Francia. Si deve a Eiffel infatti la splendida cupola dell’Osservatorio Astronomico di Nizza, quell’edificio bianco sulla collina di Mont Gros visibile anche da molto lontano e che domina la città. Così spettacolare da essere stato scelto da Woody Allen per una scena-chiave, di magica suggestione, del film Magic in the Moonlight. L’osservatorio è stato classificato Monumento Storico nel 1994. L’ingener Eiffel ha partecipato anche alla costruzione dello splendido emblematico Hôtel Hermitage di Monte-Carlo: a lui si deve la cupola d’inverno, capolavoro di vetro e metallo. Ed è stato sempre Eiffel a progettare la cupola del Negresco, storico Palace di Nizza.