Guy Martin, dalla Savoia ai giardini del Palais-Royal

Nato a Bourg-Saint-Maurice, autodidatta e uomo di passione, Guy Martin ha scalato uno ad uno i gradini dell’alta cucina per prendere le redini, nel 1991, di uno dei più bei ristoranti della Francia: il Grand Véfour, a Parigi. In questo gioiello dell’arte decorativa del XVIII secolo, offre ricette creative e allegre che gli sono valse 3 stelle sulla Guida Michelin dal 2000 al 2008.

Qual è la filosofia della sua cucina ?

La mia cucina è una cucina contemporanea la cui star è il prodotto. Valorizzo ogni ingrediente per portare un pezzo di sogno ai miei clienti.

Quali sono i piatti “firmati” da lei?

I tortellini di foie gras, la crème foisonnée truffée, il Parmentier di coda di manzo, e per il dessert, la crème brûlée ai carciofi, sottaceti, sorbetto alle mandorle amare..

Dove trova la sua ispirazione?

Nella pittura, la foresta, con i miei collaboratori..

Il Grand Véfour è un luogo carico di storia, la sua cucina è influenzata da questo luogo emblematico ?

Per niente. Mi aiuta piuttosto, è come le fondamenta di una casa sulle quali mi appoggio per mettere in opera la mia cucina.

Come si adegua alla varietà della sua clientela?

Mi piacciono gli altri, mi piace far scoprire loro la mia cucina. Do il meglio di me per venire incontro ai miei clienti.

Quali sono i prodotti che amerebbe far conoscere a una persona che viene per la prima volta in Francia ?

E talmente vasto ! Dipende dalla regione che sta visitando. In Savoia sarebbe del Beaufort, nel sud-ovest un buon foie gras e in Breatgna uno scampo.

Quali consigli darebbe ad un turista per un’esperienza gastronomica riuscita durante il suo soggiorno in Francia ?

In un ristorante gastronomico, bisogna lasciarsi guidare dallo chef, essere aperti per essere pronti a ricevere i piatti che vi vengono offerti.

Paris