A partire dal 29 giugno 2019, l'arte contemporanea si trasferisce a Montpellier con l'apertura del MoCo Hôtel des collections, il nuovo centro di arte contemporanea allestito all’interno dell’hotel Montcalm, recentemente ristrutturato. Vi raccontiamo tutto in anteprima.
L’hotel Montcalm, signorile dimora del XIX secolo situata nei pressi della stazione, non lontana dalla place de la Comédie, si appresta a diventare il nuovo quartier generale dell’arte contemporanea a Montpellier. A partire dal 29 giugno 2019 ospiterà collezioni pubbliche e private provenienti da tutto il mondo. Ribattezzato Hôtel des collections, lo spazio sarà la nave ammiraglia del MoCo (acronimo di Montpellier Contemporain) che andrà ad aggiungersi ai due siti già esistenti in città: la Panacée, centro espositivo dedicato agli artisti emergenti, e l’Ecole Supérieure des Beaux-Arts.
Il QG dell’arte contemporanea
In questa inedita triade, l’Hôtel des collections intende offrire una proposta creativa collettiva o individuale, che può emanare da una fondazione, un’azienda, un singolo, un museo o anche un artista.
L’ex hotel Montcalm, ora adibito a quartier generale dell’arte contemporanea, è in rue de la République, all’interno di un ampio giardino che lo ripara dai rumori della città. Oltre a uno spazio espositivo di 1.500 m², prevede un bar-ristorante a chilometro zero e una libreria con una programmazione stagionale.
L’architetto Philippe Chambaretta ha preservato l’involucro sobrio e la decorazione grafica dell’edificio ma vi ha aggiunto un tocco contemporaneo con un cubo di luce che corona l’ex sala degli ufficiali. L’artista Bertrand Lavier ha ridisegnato il giardino: pensato come un mappamondo, sarà piantumato con specie vegetali provenienti dai cinque continenti.
Dall'arte al ristorante
Al piano terra del museo, soffitti a volte, colonne rosse e un pavimento in marmo a scacchi bianchi e neri conservano l’aria cerimoniale di un tempo, mentre l’arredamento bianco e minimal dei piani superiori rimane volutamente in secondo piano per non rubare la scena alle opere.
Oltre alle mostre, l’Hôtel des collections inviterà gli artisti a intervenire nel ristorante/bar e nella facciata rivolta al parco. Rivelata in anteprima, l’installazione realizzata per il ristorante non mancherà di sorprendere. L’opera di Loris Gréaus The Unplayed Notes Factory, presentata alla Biennale di Venezia nel 2017, rivestirà il soffitto del futuro bar con 1.200 lampade LED, tutte una diversa dall’altra, realizzate in vetro di Murano soffiato in omaggio a un’antica fornace dell’isola lagunare.
Per la mostra inaugurale, il MoCo svelerà la prestigiosa collezione intimista dell’imprenditore giapponese Yasuharu Ishikawa. Iniziata nel 2011 e costituita da circa cinquanta opere museali di grande rilievo della nostra epoca (sculture, video, installazioni, fotografie), la collezione si interroga sulla relazione tra lo spettatore e l’opera d’arte. On Kawara, Felix Gonzalez Torres, Tino Sehgal, Pierre Huyghes figurano tra i venti artisti internazionali rappresentati in questa prima mostra curata dall’influente Yuko Hasegawa, direttrice artistica del Museo di Arte contemporanea di Tokyo (MOT).
Il MoCo proporrà tre cicli di mostre l’anno, ognuna della durata di tre mesi circa. Dopo la collezione Ishikawa, saranno esposte le opere di una collezione russa pubblica. Appuntamento al 29 giugno!