1. A Rouen, si saluta la nascita di un genio
Gli abitanti di Rouen non hanno mai apprezzato Flaubert, ma neanche lui si è mai mostrato gentile con la sua città. Due secoli dopo la sua nascita, la città delle 100 guglie e il suo scrittore si sono riconciliati. Si può ora, senza rischiare la censura, visitare la cattedrale di Notre-Dame alla luce delle pagine ammirevoli e contemplare l’alta guglia “da 440 piedi, nove in meno rispetto alla grande piramide d’Egitto” (151 m), la vetrata di Saint-Julien l’Hospitalier e il Portail des Libraires. Si può anche riprodurre la folle corsa della carrozza che porta Emma Bovary e il suo amante da un capo all’altro della città. E passo dopo passo, ricostruire l’itinerario di una vita: la casa natale in un’ala dell’Hotel-Dieu, diventata il Museo Flaubert e della Storia della Medicina dove l’appartamento di famiglia è stato ristrutturato, il Padiglione Flaubert a Croisset, unica vestigia della sua residenza, e il cimitero Monumentale, classificato tra i più notevoli cimiteri d’Europa, dove vi riposa dal 1880.
2. Nel Pays d’Auge si raccolgono ricordi d’infanzia
Dalla verde valle della Touques vicino a Pont-l’Evêque a Honfleur passando per Trouville-sur-Mer dove “tutti i ricordi della mia giovinezza gridano sotto i miei piedi come le conchiglie sulla spiaggia”, il Pays d’Auge è il regno dell’infanzia che Flaubert fa rivivere nel suo racconto Un cuore semplice. A Geffosses, nell’antica proprietà di famiglia, il Petit Manoir dove soggiornava, accoglie ancora gli ospiti tra presse di sidro e a suon di calvados. E sulla spiaggia di Trouville, fluttuano le risa di Gustave e di sua sorella che corrono dietro i “fiocchi di schiuma” e il profumo delle prime emozioni. Nel 1836, a 14 anni, Gustave Flaubert raccoglie dalla spiaggia il mantello di una bagnante, Elisa Schlésinger- Questa sarà la “sua unica vera passione”, che in parte lo ha ispirato per Mme Arnoux in Educazione sentimentale. Ironia del destino, la statua dello scrittore è rivolta oggi proprio verso l’Hotel Mercure, ex-hotel Bellevue, che apparteneva al marito della bella dalle “pupille ardenti”…
3. A Ry si crea la campagna con Mme Bovary
Non importa se Flaubert ha negato di essersi ispirato alla storia tragica di una coppia del villaggio. Vicino a Rouen, Ry è detta Yonville-l’Abbaye di Mme Bovary. Partendo dal borgo presso la Grand’rue “lunga tanto quanto una portata di fucile”, una passeggiata di 66 km e 15 tappe segnalate fa emergere alcune perle che evocano l’universo flaubertiano: sale di legno (XVII secolo del mercato Buchy richiamo le fiere agricole di un tempo, il castello di Bois-Héroult, residenza di caccia di La Huchette, luogo di incontri galanti di Emma Bovary, il parco del castello dell’Héron dove Flaubert assistea un ballo del quale ne restituisce lo splendore nel romanzo. Al castello di Martainville-Epreville (XV secolo), uno dei primi testimoni del Rinascimento normanno, il museo delle Tradizioni e dell’Arte normanni ripercorre attraverso le sue collezioni uniche la vita rurale dal XV al XIX secolo. Un bel contrappunto al lavoro dell’uomo che ha ben ritratto gli usi e i costumi della sua regione.
4. A Lyons-la-Forêt si fa un film con Emma
Quest’anno, con il bicentenario della nascita di Flaubert, Lyons-la Forêt fa più che mai il suo cinema! Scelto da Jean Renoir nel 1933 e da Claude Chabrol nel 1992 per i loro adattamenti di Mme Bovary, questo bordo dell’Eure è classificato tra i più bei borghi di Francia, ha tutto dell’Yonville-l’Abbaye ideale: la sillaba “yon” del suo nome, il suo fiume e soprattutto un patrimonio eccezionale, con le sue case a graticcio del XVII e XVIII secolo e i suoi monumenti. Dei cartelli segnalano i set delle riprese, invitando a scoprire il luogo, dalla sala del XII secolo al muro decorato di gigli della sala del baliato. Da non dimenticare, in questo itinerario cinematografico amoroso, la foresta, la faggeta più grande d’Europa, dove Isabelle Huppert e Christophe Malavoy, gli attori della versione di Chabrol consumano il loro idillio.
5. Sulla Costa d’Albâtre si rivede la sua geologia normanna
Se Le Havre e la sua regione fanno una fugace apparizione nei suoi romanzi, Flaubert ha dato libero sfogo alla sua passione per la geologia della Costa d’Albâtre. Da Le Havre a Fécamp, passando per Etretat, ci si incammina sulla GR21 sulle orme di Bouvard e Pécuchet, il suo duo di dotti apprendisti dell’omonimo romanzo. Con le sue “valleuses”, queste verdi vallate arroccate e le sue alte falesie calcaree (fino a 105 m) dentellate di rari accessi al mare, questo litorale atipico impressiona ancora oggi. Passeggiamo tra ripidi sentieri “splendenti come l’alabastro levigato”, le scogliere “verso l’orizzonte come le curve di un bastione” e i magnifici panorami sul mare.
6. In tutta la Normandia si festeggia Flaubert
Tra aprile 2021 e giugno 2022, sono previsti più di 200 appuntamenti nel quadro del progetto Flaubert21, soggetti a modifiche in base all’evoluzione delle misure sanitarie. A Rouen, saranno organizzate diverse esposizioni, Salammbô Fureur! Passion! Elephants! riguardante l’omonimo romanzo al Museo di Belle Arti (dal 23/04 al 19/09), Madame en rêve Bovary alla Maison Marrou e all’Opera (dal 9/04 al 14/11), evento immersivo al di fuori delle mura del Museo delle Arti e delle Tradizioni normanne o ancora Dans l’intimité de Flaubert con i suoi ritratti inediti al Musée Flaubert e de l’Histoire de Médecine (dal 1/07). E il 18 agosto un giro in carrozza con la visita della cattedrale invita a rileggere Flaubert in compagnia di due attori. A Lyons-La Forêt, sono proposte visite guidate sul tema Lyons fair son cinéma e partendo da Vassonville, l’Ufficio del turismo Terroir de Caux ha progettato una passeggiata audio-guidata sulla GR210, alla scoperta del romanzo Madame Bovary, per conciliare natura e letteratura.
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