Un cuore diviso tra Francia e Italia

Giovanissimo, ma con le idee ben chiare, Ange Capuozzo è il campione che si distingue per velocità e accelerazione sul campo da rugby a 15 e nella vita.

Nato a Le Pont-de-Claix a Grenoble, classe 1999, talento precoce del rugby milita nella squadra Stade Toulousain. Il prestigioso club sportivo di Tolosa, il più titolato di Francia e d'Europa. Francese a tutti gli effetti ha scelto di vestire i colori della Nazionale Italiana per il suo legame con Napoli, città d'origine dei suoi nonni paterni. A 5 anni ha cominciato a giocare e a 10 era già nel Grenoble. Non ha il fisico imponente dei classici rugbisti, però la sua piccola taglia gli permette grande velocità e destrezza.
Intelligenza e rapidità nella comprensione del gioco sono alla base del suo successo. Nel 2022 ha vinto il prestigioso premio Breakthrough Player of the Year, la rivelazione dell'anno conferito da World Rugby.

Ange Capuozzo ha deciso di vestire i colori della Nazionale Italiana e durante la Coppa del Mondo di Rugby, che si terrà in Francia dall'8 settembre al 21 ottobre 2023, dovrà scontrarsi con molti dei suoi compagni di squadra dello Stade Toulousain. Il 6 ottobre, a Lione, si svolgerà infatti il match tra Francia e Italia. Siamo sicuri che ci sarà lo stesso fair play da entrambe le parti, perché la filosofia di questo sport è quella di creare empatia tra i team. Dal fischio di fine partita inizia il “terzo tempo” dove non si è più rivali, ma si va a festeggiare insieme. La squadra ospitante offre il banchetto per tutti gli atleti, tifosi compresi. Un'occasione per stemperare le tensioni della partita e creare un legame tra i giocatori delle diverse formazioni. Infatti quando si chiede a Capuozzo cosa lo attrae maggiormente di questa disciplina lui risponde “i momenti di convivialità, il rispetto e la complessità del gioco”.

Da quando lui milita in azzurro, l'Italia ha raggiunto storiche vittorie insperate nel Sei Nazioni, come quella contro il Galles a Cardiff. Il rugby a 15 in Italia è uno sport recente, presente dal secondo decennio del XX secolo.
Il giocatore sottolinea “sul territorio francese questo è uno sport molto popolare, mentre in Italia viene visto come emergente, ma sta crescendo rapidamente, c'è molto entusiasmo e sono sempre di più le persone che vanno allo stadio per seguirlo”. Tra i suoi ricordi d'infanzia i simpatici ritrovi con amici e famigliari nei ristoranti italiani di Grenoble. Lui apprezza il piacere che deriva dallo stare insieme a tavola, gustando piatti della tradizione, caratteristica che accomuna Francia e Italia e che trova molto simili sotto questo punto di vista. Durante le visite ai parenti napoletani ha conosciuto da vicino la Campania e le prelibatezze della sua cucina. Prosegue “ho nostalgia dei bellissimi momenti vissuti da bambino con la famiglia a Napoli che considero una città magnifica. Mi piace la cordialità e il calore che si respira da quelle parti. Sono attratto dal modo in cui si vive, ci si diverte e da tutte le delizie che si assaporano a pranzo e a cena. Spero di tornarci presto”.

Non vediamo l'ora di ritrovarlo sul campo da gioco della Coppa del Mondo di Rugby come porta-bandiera del legame tra Francia e Italia.
Che vinca il migliore!