Il Clos Lucé, l'ultima residenza di Leonardo

Nel 1516 Leonardo accetta l'invito del re di Francia a raggiungerlo ad Amboise. Si stabilisce al Clos Lucé, a due passi dal castello reale. E Francesco I lo nomina "Primo pittore, ingegnere e architetto".

Leonardo, che ha già 64 anni, ha portato con sé tre capolavori, oggi conservati al Louvre: La Gioconda, il San Giovanni Battista e La Vergine, Gesù Bambino e Sant'Anna. Il re gli concede una pensione di 1.000 corone d'oro all'anno oltre al castello, dove lavora, studia, crea e riceve ospiti illustri e amici artisti. E dove muore tre anni dopo, il 2 maggio 1519. Oggi al Clos Lucé è possibile visitare la sua stanza e quella di Margherita di Navarra, restaurate e arredate secondo il gusto del XVI secolo, così come la grande sala rinascimentale in cui l'artista riceveva gli ospiti. La ricostruzione degli atelier di Leonardo immerge i visitatori nel suo spazio di lavoro. Cavalletti, pennelli, quaderni, ma anche repliche del San Giovanni Battista e Sant'Anna del XIX secolo, in prestito dal museo di Chambéry, formano un insieme che ricorda le botteghe degli artisti del Rinascimento. Una biblioteca di 200 opere, tra cui quelle di Aristotele, Plinio il Vecchio, Tolomeo e Vitruvio, nonché un gabinetto delle curiosità con teschi, conchiglie e pipistrelli, prolungano l'immersione nella vita di Leonardo. Nel seminterrato quaranta modelli delle sue invenzioni, alcune illustrate con video 3D: il carro armato, il paracadute, la macchina volante. All’esterno, nel parco di 7 ettari, le sue favolose macchine a grandezza naturale e tele giganti dei suoi dipinti e disegni. E nel "Giardino di Leonardo" le specie vegetali che annotava nei suoi quaderni e dipingeva sullo sfondo dei suoi quadri. Nel 2021, il Clos Lucé ha inaugurato le "Gallerie Leonardo da Vinci pittore e architetto". Al centro di uno spazio di 500 m², uno spettacolo immersivo presenta i 17 capolavori conosciuti dell'artista, utilizzando il video mapping. Al piano superiore, Leonardo architetto attraverso modelli, animazioni 3D e videogiochi. L’eredità di Leonardo torna viva grazie a tecnologie che gli sarebbero sicuramente piaciute.