Sale di Guérande

Ispirazioni

Gastronomia e Vino

Atout France/Michel Angot
© Atout France/Michel Angot

Tempo di lettura: 0 minPubblicato il 9 aprile 2015

Le prime saline sono apparse nel III secolo, ma il loro vero sviluppo risale al X secolo con i monaci dell’abbazia di Landévennec.

Con una rete complessa di bacini e canali, l’acqua dell’oceano Atlantico arriva in bacini detti œillets, e tramite riscaldamento e evaporazione, subisce una lenta concentrazione fino alla cristallizzazione del sale. Ora non resta che raccoglierlo.

Senza dubbio è richiesta una certa abilità. Ogni paludier sfrutta in media 50 – 60 œillets e produce tra le 60 e le 90 tonnellate di sale grosso e da 2 a 3 tonnellate di sale fino. Il sale grosso viene rastrellato dai fondi argillosi della palude, naturalmente grigio, mentre quello fino è colto in superficie, di un bianco immacolato, ed è costituito da piccoli cristalli.

I produttori si sono riuniti nel 1972, per salvaguardare l’identità di questo territorio eccezionale. Il sale è oggi trattato e immagazzinato nella cooperativa creata nel 1988. Le paludi di Guérande contano oggi oltre 300 paludier.

Il sale di Guérande ha ottenuto a marzo 2012 l’IGP, riconoscimento europeo.

Per France.fr