Dopo poco più di due anni e mezzo di lavori che hanno coinvolto artigiani di una decina di mestieri d'arte, la cappella di San Uberto del castello reale di Amboise si svela nuovamente ai visitatori. L'edificio è stato oggetto di un'importante restauro, di una portata senza precedenti negli ultimi 150 anni. Ad esempio, si possono citare i 200 elementi decorativi scolpiti in pietra reinstallati negli spazi interni dell'edificio, le dorature restituite sui pinnacoli e sulla guglia, il restauro dei magnifici decori in piombo sul tetto e la messa in funzione della campana.
La cappella di San Uberto, fiore all'occhiello del patrimonio architettonico francese
Visibile già dall'avvicinarsi, la cappella di San Uberto è uno dei gioielli architettonici del castello e uno dei simboli della città di Amboise. Alla fine del XV secolo, il giovane re di Francia Carlo VIII volle erigere un santuario nel luogo dell'antico oratorio costruito da suo padre. L'edificio è costruito in aggetto rispetto alle mura, come sospeso sopra la città.
Merletti di pietra e vetrate
Di stile gotico fiammeggiante, la cappella ospita splendidi decori scolpiti nel tufo, una roccia friabile tipica della Valle della Loira che permise i lavori più raffinati dei "creatori di immagini" francesi e fiamminghi chiamati dal sovrano. Accanto a questo vero e proprio merletto di pietra, vi sono anche notevoli e luminose vetrate, i cui disegni furono immaginati dall'artista Max Ingrand subito dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Due altri elementi eccezionali emergono dalla facciata: il timpano del XIX secolo raffigurante la coppia Carlo VIII e Anna di Bretagna in preghiera, e l'architrave del XV secolo, che rappresenta in particolare la scena della conversione di San Uberto.
Il luogo di sepoltura di Leonardo da Vinci
È in questo scrigno che i visitatori possono scoprire la tomba di Leonardo da Vinci. Come aveva espresso nel suo testamento, il genio italiano riposa infatti nel castello reale di Amboise per l'eternità. Dopo essere stato inizialmente sepolto nell'antica collegiata del castello, scomparsa all'inizio del XIX secolo, la sua sepoltura fu trasferita nella cappella nel 1874.
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Per France.fr