Castelli, bastioni, abbazie, ville moderne… quasi 100 monumenti in tutta la Francia riservano sorprese. A due passi dal confine in Costa Azzurra, in Occitania, a Lille passando per Parigi, entrate in questi luoghi eccezionali e (ri)scopriteli.
Un sogno antico
Il viaggio inizia a pochi chilometri da Nizza, nella sontuosa Villa Kérylos che domina la magnifica baia di Beaulieu-sur-Mer. Ispirata all’Antica Grecia e realizzata durante la Belle Époque, nel 1902, è un ambiente straordinario, completamente arredato, decorato con tessuti, affreschi e mosaici unici. È in questa cornice che, dal 16 maggio al 28 settembre, il Centre des Monuments Nationaux presenta la mostra Hubert Le Gall, una fantasia greca: 45 pezzi (mobili, candelabri, lampadari, portagioie, specchi...) disposti in un percorso creato espressamente per Villa Kérylos, un invito a un viaggio in una Grecia antica più immaginaria che reale.
La Stagione africana in Camargue
Vicino a Montpellier, l’imponente fortezza di Saint-Louis offre un panorama grandioso sulla Camargue. È nella cornice naturale della città di Aigues-Mortes, fra lagune e saline, che Joël Andrianomearisoa espone le sue creazioni artistiche in occasione della Stagione africana 2020. Questo artista di fama internazionale studia i materiali locali o arrivati ad Aigues-Mortes: riso, sale, tessuti, spezie… E lavora alla scrittura di un racconto plastico sulla via dei bastioni, creando opere tessili piene di malinconia, che catturano venti lontani.
Spazio al design
A solo un’ora di TGV da Parigi, vicino a Lille, Capitale Mondiale del Design nel 2020, Villa Cavrois, realizzata nel 1932 dall’architetto Robert Mallet-Stevens per un ricco industriale della regione, è un capolavoro di architettura moderna. Il Centre des Monuments Nationaux ha invitato qui i designer belgi Fien Muller e Hannes Van Severen, famosi per i loro mobili creativi e per l’uso audace del colore. A metà strada tra arte e design, i mobili proposti sono l’occasione per analizzare il rapporto con il tempo, i materiali e la creazione all’interno dell’opera modernista di Mallet-Stevens.
Da Victor Hugo a Christo, le novità parigine
Il Panthéon, creato per volere di Luigi XV, divenne nel 1885, quando Victor Hugo fu sepolto qui, il luogo dove riposano i grandi uomini e le grandi donne di Francia. Il 1° luglio di quell’anno, una processione di oltre due milioni di persone accompagnò la sua bara dall’Arco di Trionfo al Panthéon, l’apoteosi di una delle figure letterarie e politiche più importanti del XIX secolo. Fino al 31 agosto la mostra Victor Hugo, la libertà al Panthéon presenterà i momenti chiave del funerale. Saranno esposti documenti d’archivio, giornali, fotografie, dipinti, sculture e oggetti delle collezioni della Casa di Victor Hugo a Parigi. Documenti per lo più inediti, poiché il funerale di Victor Hugo non è mai stato oggetto di una mostra. E dal 19 settembre al 4 ottobre da non perdere l’Arco di Trionfo “impacchettato” da Christo. Nel 1985 l’artista ha realizzato il famoso “impacchettamento” del Pont-Neuf. E ora, quasi 60 anni dopo un primo progetto del 1961, tocca all’Arco di Trionfo. L’opera, visibile solo per 14 giorni, richiederà 25.000 mq di tessuto riciclabile in polipropilene blu-argento e 7.000 metri di corda rossa e sarà interamente autofinanziata da Christo.
Evento 2020: l'apertura dell'Hôtel de la Marine
Dopo un’importante restauro, l’Hôtel de la Marine aprirà le sue porte al pubblico nel 2020. Prestigioso monumento del XVIII secolo in place de la Concorde, ex Garde-Meuble de la Couronne, sede dello Stato Maggiore della Marina Militare fino al 2015, mostra tutta l’eccellenza del savoir-faire francese. Le visite e le attività proposte sono basate sulle ultime innovazioni del digitale, tra cui uno strumento di visita individuale, il Confident. Un luogo sia da visitare che da vivere, con libreria, negozi, ristorante con un menù creato da Jean-François Piège, nonché un caffè firmato Ducasse. Al piano terra, una galleria di 400 mq ospiterà una mostra della Fondazione della Collezione Al Thani.
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