Cristalli che brillano come diamanti, montagne di sale bianchissime e luminose... Un percorso nel segno della luce fra paesaggi delle saline di Francia, attraverso insoliti musei.
Dei 15 ecomusei del sale francesi, ne abbiamo scelti10, che sorgono dove si trovano le saline più grandi e famose. Il nostro tour comincia in Camargue. Qui, ai piedi delle mura della città medievale di Aigues-Mortes si estende la più grande salina del Mediterraneo, 9.000 ettari, ovvero la superficie di Parigi intra-muros. L’Ecomuseo del Sale di Aigues Mortes (www.visitesalinaiguesmortes.com) propone visite in trenino o in 4x4 alle saline, fra montagne di sale di un bianco abbagliante, alte fino a 20 m. Ora sull’Atlantico, fra le saline delle isole: Le Port des Salines dell’isola di Oléron, in Charente-Maritime (www.port-des-salines.fr), l’isola di Ré, dove la produzione del sale risale al XII secolo (www.marais-salant.com) e l’isola di Noirmoutier in Vandea. Qui il Museo delle tradizioni dell’isola racconta la storia del sale ed è interessante la visita delle saline della Cooperativa dei produttori di sale, alla scoperta del lavoro dei salinai nella luce particolare del crepuscolo. Le famose saline di Guérande, nella Loira Atlantica, ai piedi della città medievale, sono una tappa emozionante: visita d’eccellenza allo spazio Terre de Sel, 1.000 mq (www.terredesel.com) e alla Maison des Paludiers del villaggio di Saillé (www.maisondespaludiers.fr). Ci spostiamo ora nell’Est della Francia, in Lorena, alla Maison du Sel d’Haraucourt (www.lamaisondusel.fr) e al Musée du Sel di Marsal (www.cg57.fr) per conoscere la storia antica delle miniere di sale e del salgemma, depositi formatisi qui circa 200 milioni di anni fa. Gran finale alla Salina Reale di Arc-et-Senans nel Doubs: un capolavoro del ‘700 dell’architetto Claude-Nicolas Ledoux, inserito nel Patrimonio Mondiale dell’Unesco (www.salineroyale.com).
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