Cicloturismo in Francia: alloggi insoliti

Il turismo in bicicletta è in continua crescita e la Francia punta a diventare la prima destinazione mondiale entro il 2030. Ma dove alloggiare durante un viaggio in bici?

CicloturismoAlloggi

Campeggio con yurte, Francia
© Aufort Jerome - Campeggio con yurte, Francia

Tempo di lettura: 0 minPubblicato il 29 maggio 2024

CONOSCETE GLI ANJOU BIVOUAC?
Il campeggio è una delle scelte predilette: vicinanza alla natura, servizi, prezzi economici. 
Unico neo: avere con sé tutta l’attrezzatura (tenda, sacco a pelo). Ma c’è una novità: gli Anjou Bivouac, sistemazioni “leggere” adatte a cicloturisti in viaggio: si tratta di tende-bivacco su palafitte in legno, disponibili per una notte. Un tavolo da pic-nic al pianterreno, dove trova riparo anche la bicicletta, e una zona notte per due al piano superiore. Lungo il percorso della Loire à Vélo sono sempre più numerosi i campeggi che propongono questa soluzione ecologica. 
www.loireavelo.fr


DORMIRE IN UN HOTEL ACCUEIL VÉLO
Scegliere un hotel vuol dire riposare al meglio e viaggiare leggeri. A patto di scegliere un hotel giusto, garantito dal marchio nazionale Accueil Vélo. Gli hotel con questo logo si trovano a meno di 5 km dagli itinerari ciclabili, offrono un riparo sicuro per la bici e kit di riparazione all’occorrenza, accoglienza su misura (informazioni pratiche anche meteo, consigli, itinerari, ecc.) oltre a trasferimento bagagli, servizi di lavanderia… E ci sono anche ristoranti e servizi diversi garantiti dal marchio. Ben 6.000 indirizzi (e 8.500 compresi ristoranti e altro) in tutta la Francia. Info ed elenchi su 
www.francevelotourisme.com

Glamping
© Charles Cowen - Getty Images - Glamping

QUALCOSA DI INSOLITO 
Anche i gîtes, in prossimità degli itinerari e pure in versione “di gruppo” sono una buona soluzione per una notte, un weekend, una settimana durante un tour in bici. Come i b&b, ottima formula per un pernottamento itinerante. Ma tra le proposte più piacevoli ci sono le sistemazioni insolite. Qualche esempio? Una yurta mongola sotto gli alberi di mele e pere a Domfront-en-Poiraie in Normandia, 
una capanna trasparente a Nogent–le-Roi sul percorso della Véloscenie della Valle della Loira o una bolla-design sul fiume Loir a La Flèche nei Pays de la Loire. E perché non dormire in una tipica barca di legno sulle rive della Loira a Meung-sur-Loire? Un’esperienza unica. 
Info e proposte su 
www.francevelotourisme.com

Per Rosalba Graglia

Giornalista. Torinese di nascita, francese di adozione. Scrive di viaggi e di food da molti anni. Collabora con magazine di viaggio come Bell’Europa, Bell’Italia, In Viaggio, Gambero Rosso e quotidiani come La Stampa. Ha scritto diverse guide turistiche e libri sulla Francia. Nel 2019 le è stata assegnata la Medaglia d'oro del Turismo Francese. Il suo regista preferito? Sicuramente Truffaut.