Belleville, la Parigi degli artisti

Ispirazioni

Parigi

Paris Tourist Office - Amélie Dupont
© Paris Tourist Office - Amélie Dupont

Tempo di lettura: 0 minPubblicato il 7 novembre 2014

Nell’800 era un villaggio di campagna fra le colline, con orti e piccoli vigneti. Oggi è uno dei quartieri più multietnici e animati di Parigi, prediletto dagli scrittori e dagli artisti. E ha un ’atmosfera unica.

Se avete visto il delizioso film di animazione di Sylvain Chomet, Les Triplettes de Belleville, e soprattutto se avete letto Pennac conoscete certamente Belleville. Che non è solo il quartiere dove vive il signor Malaussene con la sua scombinata famiglia-tribù, ma anche lo stesso scrittore (che però lavora in uno studio un po’ segreto nel vicino e colorito quartiere della Mouffe, 5° arr.). Da quasi 50 anni, esattamente dal 1969, Pennac ha scelto di abitare in questo angolo di Parigi, vivace e cosmopolita, crocevia di più arrondissements (esattamente 10°, 11°, 19° e 20°), fra il famoso cimitero di Père Lachaise e il Parco delle Buttes Chaumont, in quello che era un vecchio villaggio “attaccato” alla capitale solo nel 1860, e che ha saputo conservare un’atmosfera un po’ boheme. Un tempo sulle colline di Belleville si produceva un vinello, il Guiguet (e si vede ancora qualche scampolo di vigna) e i parigini venivano a berlo e far festa nelle numerose guinguettes.Oggi, fra le stradine di pavé, le villette, le piccole piazze si scoprono tanti atelier d’artisti. Già perche, nel quartiere più multietnico di Parigi, che ha visto per tutto il Novecento svariate ondate d’immigrazione (e il quartiere dove si trova il maggior numero di comunità extra-francesi, un modello di perfetta integrazione) a partire dagli anni ’80 sono arrivati gli artisti e fra graffiti sui muri e gallerie d’arte contemporanea non si contano i luoghi dell’arte. Un’arte che rispecchia lo spirito collaborativo del quartiere: così sono nati collettivi e associazioni e gli artisti che ne fanno parte esprimono una gran varietà di stili e di tecniche ma soprattutto condividono l’amore per Belleville eun’idea forte del “vivere insieme”.

ASSOCIAZIONE-FARO LA AAB. ATELIERS D'ARTISTES DE BELLEVILLE

L’Associazione-faro la AAB, Ateliers d’Artistes de Belleville, comprende oggi oltre 250 artisti indipendenti e 23 collettivi. Obiettivo: inserirsi nel paesaggio urbano preservando l’identità di un quartiere popolare e cosmopolita, salvaguardare gli ateliers, valorizzare l’arte e renderla accessibile a tutti. Nata nel 1989, l’AAB compie proprio quest’anno 25 anni e li celebra con diverse mostre, e un evento-faro, in maggio, le Porte Aperte (vedi sotto). Così mentre si passeggia per Belleville sulle tracce della tribù Malaussene, tra i colori e i sapori di terre lontane del mercato, i bistrot e le caffetterie marocchine, i ristorantini di cucine del mondo di rue Sainte Marthe, i locali branches dove si fa musica, e un piacere entrare negli spazi della Galerie des AAB (1, rue Francis Picabia), dove c’è sempre qualche mostra, e negli ateliers degli artisti. Scoperte creative assicurate e un’atmosfera unica.

Les Portes Ouvertes 25° edizione, da venerdì 23 a lunedì 26 maggio per l’evento artistico più importante di Belleville, Les Portes Ouvertes, ovvero le Porte Aperte, in oltre 130 ateliers del quartiere, dalle 14 alle 20. Un’occasione unica per entrare “a casa degli artisti”, diventato l’appuntamento artistico di questo tipo più importante di Francia, che si declina fra pittura, scultura, fotografia, ceramica, incisioni, video… L’accesso agli ateliers, nonché alle animazioni e agli eventi che fanno da corollario, è libero e gratuito. Punto di accoglienza e informazione principale di Les Portes Ouvertes: Galerie des AAB, 1 rue Francis Picabia, (metro Couronnes), Tel. +33 (0)1 77126313 www.ateliers-artistes-belleville.fr

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