Meraviglie & intrighi di corte al Castello di Vaux-le-Vicomte

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Castello di Vaux-le-Vicomte
© Eveline de Bruin da Pixabay - Castello di Vaux-le-Vicomte

Tempo di lettura: 0 minPubblicato il 25 novembre 2020

La Francia è costellata di castelli famosi: i Castelli della Loira, la Reggia di Versailles, Fontainebleau… Ma quella che vi raccontiamo oggi è la storia di un castello-capolavoro davvero unico, Vaux-le-Vicomte, e del suo artefice, Nicolas Fouquet.

Un capolavoro e il suo creatore

Aveva 26 anni Nicolas Fouquet ed era un brillante magistrato quando nel 1641 acquistò il feudo di Vaux, una tenuta a una cinquantina di km a sud-est di Parigi, dove sorgeva un modesto castello. Fouquet era intelligente, visionario e ambizioso e aveva deciso che quel luogo, a metà strada fra i castelli reali di Vincennes e Fontainebleau, sarebbe stata la base ideale per costruire la sua carriera politica. Carriera che, grazie alla protezione del cardinale Mazarino, decollò rapidamente: nel 1653 Fouquet diventa Sovrintendente delle Finanze di Luigi XIV e in quello stesso anno inizia la costruzione del suo castello a Vaux. Un progetto grandioso: acquista tutti i terreni nel circondario, fa radere al suolo il villaggio di Vaux, qualche boschetto, devia addirittura il corso di un piccolo fiume per far arrivare l’acqua per il parco e le fontane. Chiama per realizzare il castello dei suoi sogni i tre artisti più in voga del momento: l’architetto Louis le Vau, che aveva costruito grandi palazzi a Parigi, il pittore Charles le Brun, che decorerà gli interni, con mobili, statue, arazzi e dipinti, e André Le Nôtre, geniale architetto di giardini, che qui realizzerà il perfetto modello del giardino alla francese, in una scenografica prospettiva lunga 3 km.

17 agosto 1661. Ascesa e caduta di Nicolas Fouquet

Nel 1661 il castello era terminato. Un’autentica meraviglia, i nobili facevano a gara per essere invitati, La Fontaine, il famoso autore delle Favole, e Molière erano di casa. Il 17 agosto 1661 l’inaugurazione ufficiale, con una grande festa alla presenza di Luigi XIV il Re Sole: spettacolo teatrale firmato da Molière, banchetto sontuoso preparato dallo chef François Vatel e pietanze servite su piatti d’oro, più gran finale di giochi d’acqua e fuochi d’artificio nei giardini. E come disse proprio Molière “ alle sei di sera Fouquet era il re della Francia, alle 2 del mattino non era più niente”. Sobillato dal ministro Colbert e furioso per l’ostentazione di ricchezza del suo sovrintendente, Luigi XIV fece arrestare Fouquet pochi giorni dopo da un drappello di moschettieri guidati da D’Artagnan. In un processo farsa venne accusato di corruzione, peculato e lesa maestà. La corte lo condannò all’esilio, ma il re, che avrebbe voluto la condanna a morte, commutò la pena nel carcere a vita: Fouquet fu condotto nella fortezza di Pinerolo, in Piemonte, all’epoca possedimento francese, dove sarebbe morto nel 1680, in circostanze misteriose, forse avvelenato per ordine di Colbert. E chissà che non fosse proprio lui il prigioniero con la “maschera di ferro” recluso nella fortezza…

Il seguito della storia

Intanto, proprio nel 1661, Luigi XIV decise di trasformare il padiglione di caccia di Versailles in una vera reggia. E per farlo chiamò, guarda caso, l’architetto Le Vau, il pittore Le Brun e André Le Nôtre: la festa a Vaux-le-Vicomte gli aveva dato non poche idee. A corte finì anche lo chef Vatel, poi passato al servizio del Principe di Condé al Castello di Chantilly (fu lui ad inventare la famosa omonima crema). E dieci anni dopo, mentre preparava l’ultimo banchetto per una sontuosa festa durata tre giorni in onore del re Luigi XIV, per il disonore di non aver potuto cucinare il pesce, arrivato in ritardo dal porto di Boulogne, Vatel si suicidò: aveva 40 anni.

Vaux-le-Vicomte oggi

Di proprietà dei Conti de Vogüé, oggi Vaux-le-Vicomte è un castello di straordinario splendore, una sintesi perfetta fra l’architettura e il paesaggio, grazie soprattutto agli spettacolari giardini che “modellano” la natura e creano prospettive assolutamente inusuali, giocando sulle distanze, sulle panoramiche…un’autentica meraviglia. Gli interni, totalmente riarredati, danno l’impressione che Fouquet e la sua famiglia siano appena usciti per una passeggiata nel parco…Non a caso il castello è stato scelto come scenario di film famosi, da Valmont di Milos Forman alla Maschera di Ferro con Leonardo Di Caprio, Vatel con Gerard Depardieu, Marie Antoinette di Sofia Coppola per citare solo i più famosi. Molte le proposte di visita: la più spettacolare, che rievoca la magia delle feste di Fouquet, è la visita notturna alla luce delle candele, quando saloni e giardini sono illuminati da 2000 candele, fra giochi d’acqua e fuochi d’artificio finali il sabato sera! Magari arricchita da una cena raffinata e romantica al ristorante gastronomico Les Charmilles (dessert imperdibile la millefoglie di Nicolas Fouquet), una coppa di champagne e macarons al bar à champagne Songe de Vaux, un menù ispirato alla gastronomia del ‘600 A la table de Jean de la Fontaine. Che la festa cominci!

Visita il sito ufficiale del Castello di Vaux-le-Vicomte

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