Ristorante? Ma no! Stasera si cena a casa di...

I Francesi, si sa, amano la gastronomia (Link esterno) e sono sostenitori del consumo collaborativo... così, sono nati siti su misura, che riuniscono a tavola ospiti e invitati che non si conoscono.

Il sito più nuovo si chiama voulezvousdîner.com (Link esterno) e il principio è semplice: si tratta di privati con la passione per la cucina che accolgono a casa propria come al ristorante, e propongono un menu tutto compreso, dall’aperitivo al caffè. Il costo della cena si paga on line, è fissato da chi ospita e varia dai 10/12€ per una pausa pranzo fino anche a 150€ per un menù proposto da un ex chef, per esempio. Ma in genere la media a cena è di 30/60€. Non più economico di un ristorante quindi, ma un’alternativa piacevole al ristorante: tutto è rigorosamente fatto in casa e di qualità, a base di prodotti selezionati, e in più c’è il piacere di un ritorno all’ospitalità e alla convivialità. Ma niente “cene clandestine”, dove non si sa in che posto si finisce. Il sito presenta un profilo dell’ospite-chef, il prezzo, lo spirito delle proposte gastronomiche, immagini della casa e dei piatti, per ridurre a zero il rischio di sorprese. Una piccola avventura, ma in tutta sicurezza (e si parla di creare persino un marchio fait maison, fatto in casa). Altro sito dedicato al social dining e ai foodfellow di mezzo mondo (in questo caso, una ventina di proposte anche in Italia) è www.beyondcroissant.com (Link esterno) , ora fuso con un’altra piattaforma (il settore è in pieno sviluppo), www.cookening.com (Link esterno) .

La formula è praticamente la stessa e 3 le regole d’oro: autenticità della cucina, incontri con persone nuove e piacevoli e l’esperienza di essere ospiti in una casa privata. Il tutto a prezzi che variano da meno di dieci a una quarantina di euro.

Anche www.viensmangeralamaison.fr (Link esterno) , altro appetitoso sito dedicato al social dining, propone specialità della buona tavola a casa di appassionati di cucina e offre la possibilità di andare a pranzo o a cena chez l’habitant un po’ in tutta la Francia mettendo in contatto chi vuole partecipare a un pranzo, una cena, un aperi-cena, un brunch visto che... la vita è fatta di incontri. Già, perche il social dining è molto di più di un momento gastronomico. È un’esperienza davvero diversa. Per i turisti, un modo per condividere la vita quotidiana del luogo in cui si è in vacanza, conviviale e meno impersonale di un ristorante, scoprire indirizzi di produttori, consigli, curiosità. E per chi vive in una città, la maniera migliore per vivere l'atmosfera autentica di qualche quartiere magari meno noto. Di questi tempi, una ricetta preziosa, come ha dichiarato Cédric Giorgi, co-fondatore di Cookening: “un modo per unire le persone grazie alla gastronomia. Con un’economia in crisi e l’isolamento sociale degli ultimi anni, è un piacere tornare alle cose semplici e autentiche” e cosa può esserci di meglio che condividere un buon pranzo insieme? Buon appetito!