10 castelli, più 1 fortezza e 1 città reale: un itinerario lungo il fiume dei re è un invito alle scoperte. Ancora più appassionanti grazie alla tecnologia innovativa dell’HistoPad, che invita a un viaggio nel tempo.
Amboise, emozioni da re
Il Castello Reale di Amboise, il preferito dal re Francesco I, rivela tutta la bellezza, la raffinatezza e la creatività di un palazzo magnifico, di gusto italiano, un vero gioiello d’architettura. Gli splendidi giardini, gli interni sontuosi, che grazie all’HistoPad e alla realtà aumentata fanno rivivere l’epoca di Francesco I, i labirinti segreti che portano alla Torre dei Minimi e soprattutto l’emozione della tomba di Leonardo da Vinci, che da 500 anni riposa nella cappella in stile gotico-flamboyant di Saint-Hubert.
Clos Lucé, a casa di Leonardo
Lo spirito di Leonardo aleggia in questo incantevole piccolo castello di mattoni e tufo, a poca distanza dal Castello Reale di Amboise. Qui, nella sua stanza, il Maestro si è spento il 2 maggio 1519 e l’intero luogo ricostruisce fedelmente gli anni trascorsi in Francia: gli atelier del Maestro, il suo studio, la biblioteca, tutto restaurato con incredibile minuzia. Tutt’attorno, il Parco Leonardo da Vinci, un vero museo all’aperto e il Giardino di Leonardo realizzato nello spirito dei suoi quadri e disegni.
Chambord, simbolo del Rinascimento
Maestoso, gigantesco, quasi una città ideale concentrata in un unico edificio, Chambord è un capolavoro che racchiude molti misteri. Iniziato nel settembre del 1519, è la più straordinaria opera del Rinascimento francese: 440 stanze, 365 camini, 80 scale, la più famosa la scala a doppia rivoluzione, progetto di Leonardo. Spettacolare la visita degli interni con l’HistoPad, quasi un viaggio nel tempo. Chambord è immerso nel cuore di una foresta delle dimensioni di Parigi intra-muros. Sono stati ricreati i giardini alla francese ed è rinata anche la vigna, impiantata da Francesco I.
Blois, 7 re e 10 regine
Il Castello Reale di Blois è un superbo esempio dell’evoluzione dell’architettura francese dal XIII al XVII secolo. Un gioiello lo scalone d’apparato rinascimentale. Attraverso la varietà dei suoi stili, Blois racconta il destino di 7 re e 10 regine di Francia, di cui è stato la residenza preferita. Qui ha soggiornato a lungo Caterina de’ Medici, nata esattamente 500 anni fa a Firenze e morta al castello nel 1589.
Chaumont, trionfo di giardini
Ricostruito alla fine del ‘400 in perfetto stile rinascimentale. La sorpresa maggiore è il parco, scenario dal 1992 del Festival Internazionale dei Giardini, e sede del primo Centro d’Arte e Natura, dedicato al rapporto tra creazione artistica e invenzione paesaggistica. Sculture ibride, installazioni spettacolari, immagini curiose e divertenti: tutte le opere vengono create appositamente per il Domaine. Fino ad oggi sono stati creati a Chaumont più di 700 giardini!
Chenonceau, il castello delle due dame
Chenonceau deve la sua architettura unica e la sua raffinatezza a Caterina de’ Medici, che fece costruire le due gallerie sul fiume Cher, ispirate al Ponte Vecchio di Firenze. Prima di lei, il castello era il regno della favorita di Enrico II, la bellissima Diana di Poitiers. Ma alla morte del sovrano, Caterina si riprende Chenonceau e relega la rivale nel Castello di Chaumont. Tutto a Chenonceau rimanda alla regina, donna potente, appassionata di esoterismo e di astrologia. Fra le novità del 2019 c’è l’apertura al pubblico dell’Antica Farmacia di Caterina de’ Medici, tornata come un tempo. E colori nuovi nel giardino...
Rivau, fra storia e contemporaneità
Il Castello di Rivau risale al Medioevo, ma è stato trasformato in epoca rinascimentale in una residenza di piacere. Interni gotici, spettacolari scuderie del ‘500, poetici giardini, Rivau immerge i visitatori in un mondo da castello delle fiabe. Una ventina di curiose opere d’arte contemporanea scandiscono il percorso di visita nel parco di 6 ettari che circonda l’edificio storico. I giardini riuniscono più di 450 varietà di rose e migliaia di piante, uno scenario perfetto per numerosi eventi culturali.
Villandry, un pizzo di verde
È il 1532, quando Jean Le Breton, ministro delle finanze di Francesco I, prende possesso delle terre di Villandry e fa costruire uno splendido castello rinascimentale. Nel 1906 viene acquisito da una coppia ispano-americana, Joachim Carvallo e Ann Coleman, che destinano tutte le loro fortune al restauro dell’edificio - arricchito da uno splendido soffitto moresco nel salone orientale - e soprattutto dei giardini, spettacolari, veri “quadri” decorati come pizzi di verde, per i quali il castello è famoso.
Azay-le-Rideau, diamante incastonato dall’Indre
Adagiato sull’acqua Azay-le-Rideau è un castello-gioiello, romantico, circondato da un parco poetico. Interni fastosi - un capolavoro il salone dei marchesi Biencourt - e straordinari giardini, un insolito e romantico parco all’inglese, fra boschetti e specchi d’acqua, e una ricca collezione botanica. E nel Giardino dei Segreti, antiche varietà di verdure e un giardino delle farfalle.
Chinon, la fortezza del re
La Fortezza di Chinon domina il territorio e racconta secoli di storia. Dal 2000 è stata totalmente restaurata e presenta i suoi oltre mille anni di storia con video, dispositivi multimediali e tablet, oltre che escape game nel cuore della sua cinta di mura. Un viaggio nel tempo grazie alle tecnologie più innovative e interattive che rende la visita delle otto sale interne e del parco ancora più appassionante.
Loches, la Cité Reale
Capolavoro dell’architettura militare, testimone del Rinascimento, è uno dei monumenti più suggestivi della Valle della Loira. Nel 1249 Loches diventa Città Reale. Qui Giovanna d’Arco convincerà Carlo VII a farsi incoronare re a Reims. Scenario degli amori del re con la bella Agnès Sorel, la città-fortezza venne poi trasformata in prigione di stato: vi sarà detenuto Ludovico il Moro, il duca di Milano protettore di Leonardo cui commissionò l’Ultima Cena, che morì proprio a Loches, il 27 maggio del 1508.
Cheverny, il castello di Tintin
Costruito agli inizi del ‘600, Cheverny è il castello della Loira più sontuosamente arredato e riccamente decorato. Proprietà della stessa famiglia da sei secoli, circondato da un maestoso parco botanico, colpisce per l’eleganza e la simmetria della sua facciata di pietra chiara. Il fumettista Hergé lo trasforma nel mitico castello di Moulinsart, Cherverny ospita infatti una mostra permanente dedicata alle avventure di Tintin. Nel parco un’altra curiosità: la muta dei cani da caccia, un centinaio.
Per France.fr