Il nuovo volto della cultura

Ispirazioni

Herve Hote
© Herve Hote

Tempo di lettura: 0 minPubblicato il 15 marzo 2019

Spazi urbani riconvertiti in centri culturali, un nuovo modo di pensare e fruire i musei: il “rinascimento” della cultura francese ha tanti volti.

Aria nuova nel Midi

C’è una nuova vivacità culturale nel Sud della Francia, anche in zone considerate esclusivamente vacanziere. Cominciamo il nostro tour a Nîmes, città dal grande passato romano. L’ultima novità è un museo davvero rivoluzionario, il Musée de la Romanité, grandioso progetto di Elizabeth de Portzamparc, che fronteggia e dialoga con l’Arena romana. Allestito con le più innovative tecniche museografiche, culminante in una terrazza vegetale che regala una vista a 360°, il museo presenta quest’anno una nuova mostra temporanea Pompei, Storia di un Salvataggio, allestita grazie a numerosi reperti archeologici originali, provenienti da grandi collezioni italiane, ricostruzioni, ambientazioni suggestive e dispositivi multimediali interattivi (fino a ottobre).

Olivier ARQUES
© Olivier ARQUES

Altra città dall’importante passato romano, Arles pensa ai musei in modo assolutamente innovativo: entro la fine del 2019 inaugurerà l’avveniristica torre di metallo, 56 m, progettata dall’archistar Frank Gehry, luogo simbolo della Fondazione Luma, nuovo grandioso centro culturale allestito nel Parc des Ateliers, le ex-officine ferroviarie trasformate in grande spazio espositivo. Sempre ad Arles, rinasce in un nuovo allestimento lo storico Muséon Arléaten, museo referenza della cultura provenzale (riapertura a dicembre 2019). E persino in un’isola votata alle vacanze come Porquerolles, davanti a Hyères, rinasce un nuovo museo: Villa Carmignac, perfettamente inserita nel paesaggio e diventata centro d’arte della Fondazione Carmignac, attorno un parco di 15 ettari con installazioni di grandi artisti contemporanei. Dal 5 aprile a Villa Carmignac la nuova mostra 2019, intitolata La Source.

Atelier des Lumières, rinascere nel segno dell’arte

La storica fonderia Plichon, aperta a Parigi nel 1835, al n. 38 di rue Saint- Maur, è diventata lo scenario perfetto per il primo Centro d’Arte Digitale della capitale: L’Atelier des Lumières. Un progetto firmato da Culturespaces per monumentali esposizioni immersive, grazie a 120 videoproiettori e una sonorizzazione speciale, un allestimento multimediale unico nel suo genere, e oltre 3.000 immagini in movimento, secondo il procedimento AMIEX®, ovvero Art & Music Immersive Experience. Prossima grande mostra, sino a fine 2019, Van Gogh, la Notte Stellata, mentre il programma delle esposizioni minori è dedicato al Giappone.

Jean-Dominique Billaud LVAN
© Jean-Dominique Billaud LVAN

Macchine straordinarie

A Tolosa, città legata all’esplorazione del cielo e dello spazio, la Piste des Géants, davvero una pista dei giganti sul sito dell’ ex-pista di Montraudan dove nel 1918 è iniziata l’avventura dell’Aéropostale, si materializzano macchine insolite e poetiche ispirate al mondo dell’aeronautica e un Minotauro, Astérion, alto 14 metri. Macchine altrettanto fantastiche - primo fra tutti, il Grande Elefante - nascono negli excantieri navali di Nantes, trasformati in laboratori nel segno della magia e del sogno.

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